Le torri costiere del Salento
Insieme alle masserie fortificate sono ormai simbolo del Salento.
Numerosissime sono quelle erette nel tratto di costa che porta da
Santa Maria al Bagno a Torre Columena.
Questi fortilizi sono posti a intervalli regolari per creare un
collegamento a vista non solo tra torre e torre, ma anche tra torri
costiere e masserie fortificate, Le lievi ondulazioni di terreno
consentivano, poi, un controllo a largo raggio mediante una serie
di torri interne che sorgevano isolate e realizzate con l’unico
scopo di difendere il territorio: TORRE ASCANIO,
TORRE TERMITE, TORRE MOZZA,
TORRE DEL CARDO hanno certamente avuto questa funzione
e, con la loro mole massiccia, dominano ancora il disegno del paesaggio
rurale dell’Arneo.
Ma come funzionava il sistema d’allarme contro i popoli invasori?
Nelle torri vivevano 2 o 3 persone con compiti diversi, i cavallai
e le vedette. Queste ultime controllavano l’orizzonte dal
punto più alto della torre e appena scorgevano navi nemiche mandavano
segnali d’allarme alle altre torri e alle masserie fortificate
nell’entroterra attraverso la luce delle torce o il suono
di campanelle. Dalle torri, quindi, partivano i cavallai che, al
grido “Mamma li Turchi” avvisavano i paesi interni e
i presidi di soldati presenti nei castelli di Copertino, Gallipoli,
Otranto, Lecce ecc.