Dalle Masserie agli Itinerari culturali

Il Salento è una regione della Puglia, situata nella parte più meridionale della penisola italiana. È conosciuto per la sua cultura ricca e variegata, che riflette le influenze delle diverse civiltà che si sono succedute nel corso della storia.

Il Salento è una regione del sud Italia che offre molte opportunità di itinerari culturali interessanti per chi ama l’arte, la storia e la cultura.

Una delle città più suggestive da visitare è Lecce, famosa per l’architettura barocca, con molte chiese e palazzi ornati di sculture in pietra leccese. Camminare per le strade del centro storico di Lecce è un’esperienza unica, dove ci si può imbattere in chiese come la Basilica di Santa Croce, il Duomo di Lecce, la Chiesa di Sant’Irene e il Palazzo dei Celestini.

Tra le principali attrazioni turistiche di Lecce si annoverano la Basilica di Santa Croce, la Cattedrale di Lecce, il Teatro Romano, il Castello Carlo V, la Piazza del Duomo e il Palazzo del Governo.

Un’altra città molto interessante è Gallipoli, situata sulla costa ionica del Salento, con il suo centro storico pieno di chiese, palazzi e vicoli pittoreschi. Visitare la Cattedrale di Sant’Agata, il Castello Angioino e la Fontana Greca è un must per gli appassionati di arte e storia.

Otranto, sulla costa adriatica, è famosa per la sua cattedrale con i suoi magnifici mosaici del XII secolo. Nel borgo antico si possono ammirare anche il Castello Aragonese e le mura ciclopiche.

La Grecìa Salentina: un’area del Salento caratterizzata dalla forte presenza della cultura e della lingua greca, è un luogo affascinante da visitare. Qui si possono scoprire piccoli borghi come Calimera, Corigliano d’Otranto e Melpignano, che ospita il famoso Festival della Taranta, una manifestazione musicale che celebra la tradizione popolare del Salento.

Le torri costiere: la maggior concentrazione è presente tra Santa Maria al Bagno e Porto Cesareo. Alcune sono visitabili, altre chiuse per motivi di sicurezza. Le più note sono: Torre dell’Alto, Torre Inserraglio, Torre Sant’’’Isidoro, Torre Squillace, Torre Cesarea, Torre Chianca, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Torre Colimena. Il percorso si snoda per circa 60 km e sono necessarie circa 4 ore incluse le soste.

I castelli: un vero e proprio percorso storico e culturale che affonda le sue radici nell’antichità.

I musei: da non perdere la visita al museo Sigismondo Castromediano di Lecce, che conserva molti dei reperti archeologici trovati ad Uluzzo e al museo archeologico di Taranto (MARTA), in cui si trovano alcuni reperti provenienti da Scalo di Furno.

A Veglie: sono da scoprire e conoscere il Convento dei Frati Minori Conventuali del 1579 e l’annessa Chiesa dedicata a Santa Maria di Veglie col bel portale del 1651. La struttura originaria, risalente al XV secolo, comprendeva la cripta, interamente scavata in un banco calcarenitico, e una piccola chiesa. Nella cripta, di forma rettangolare, alla quale si accede attraverso una ripida scalinata, sono presenti affreschi, in parte ancora visibili. La Chiesa, la cui immagine affrescata era venerata dalla gente contro il male del fauvismo, prende il nome di Madonna della Favana.

Successivamente al rito greco venne edificata una chiesa officiata dai Padri Minori che cominciarono a diffondere il rito latino. L’insediamento dei Padri Minori aveva ovviamente comportato anche l’edificazione del convento adiacente costruito nei primi decenni del 1500 e terminato nella prima metà del 1600. Nel refettorio sono presenti due grandi affreschi seicenteschi raffiguranti uno l’ultima cena e l’altro l’incontro tra San Francesco e San Domenico. Il complesso, dopo anni di abbandono, è stato recentemente ristrutturato. Si consiglia, inoltre, di visitare la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, detta dell’Iconella, e la Cappella di Santa Maria della Pietà, detta “dei Greci” e risalente all’XI secolo, vicinissima a masseria Frassaniti e quindi raggiungibile a piedi. Sempre a Veglie, da non perdere il frantoio ipogeo di largo San Vito, risalente al XVI secolo. Interamente scavato in un banco tufaceo, è composto da vari locali un tempo utilizzati sia per il contenimento delle olive, sia ad uso abitativo dei frantoiani, sia come ricovero delle bestie che azionavano la macina. In uso fino alla fine del 1800, è stato interamente restaurato nel 1998.

Infine, per gli amanti della natura e della storia, il Parco Archeologico di Roca Vecchia, situato sulla costa adriatica, è un sito archeologico di grande interesse che testimonia la presenza dell’uomo sin dal Paleolitico. Qui si possono ammirare le antiche grotte e le rovine delle civiltà passate che hanno lasciato il segno nella storia del Salento.